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Data Source: BnF Archives et manuscrits

• Recueil de 38 lettres, formant un ensemble épistolaire personnel.
  F. A : mention du XVe sècle, « Ytalian ».
  F. 1v : titre du XVIe siècle, « Italien Plusieurs lettres et epistres d’un nommé Theophile qu’il escrit à diverses personnes avec aucunes reponses ».

  F. 2r-v : dédicace à Francisco Arcella : "Dubitava de non incorrere maiore del mio honore damno, che de fama celebrato nome acquistare, volendo alcune inepte et piu tosto [da] prieghe de amici, che da incitata voglia et de perita arte, publicare mei licterule. Ma te, mio affectuoso fratello Francisco Arcella, dello quale non manco me constrenge pregaria amichevole, che induce lo consiglio prudente ; accepto et per consultatore ad tal ardire, et per impetratore de tale adomando ...Trovarai mio Francisco alcune lictere de passione de amatori ... alcune de donne in simile causa ficte, piu tosto che per passione respondente facte ... destingo mio operetta in tre libre : lo primo contenera lictera da donne ... ad preghera de alcune mei [sorelle exponctué] generose sorelle ; lo secundo ponera lictere de amici ... Lo terzo sono lictere con preposte et resposte : dove de amore legerai ognie affecto. Lege con filicita et piacere. Lictera a la illustrissima diva madonna Helyonora d'Aragona del felicissimo Ferdinando Re Sicilia figlia."

  F. 2v-3v : « Lictera a la Illustrissime Diua Madonna helyonora da Ragona del Felicissimo Ferdinando Re Sicilia figlia ». « [D]iffidiriame a mia semplece errata de non trouare luoco de uenia... ».

  F. 3v-4v : « Lictera congratulatiua acquella medesima inclita signora ». « [Q]uanta sis la mia contenteçça de lo aceptato cagnolo Illustrissima Semidea... ».

  F. 4v-5v : « Epistola ad theophilo lo quale non credeua tale stile possere essere de donna ». « [P]orriame non con pocha rasione... ».

  F. 5v-6v : « Caso de Amore : Sigismundo fidele amante iniustamente he repudiato dala sua Julia per uno da meno de quillo lo quale comette simile ingratitudine repudiando la Julia per uno da meno dessa. Dubitase chi ha maior dolore lo Sigismundo o la Julia. Resposta deffinitiua a lo dubio damore sopra notato ». « [L]a mia ruda et incomposta penna... ».

  F. 7-8 : « Littera contra theophilo disfamatore dela donna ». « [V]ita uertu costume ed alto sangue... ».

  F. 8-9 : « Littera a lo suo theopilo lo quale molto laudaua la donna ». « [P]are che nostra delectosa impresa... ».

  F. 9r-v : « Ad theophilo lo quale hauea in longe opera laudata la donna ». « [S]e quanto larte ouero la mia admiracione... ».

  F. 10r-v : « Consiglio de amore ad theophilo suo ». « [F]aria de consiglio laudato exemplo se per longa proua... ».

  F. 10v-11v : « Retrai theophilo de suo iniusto et non accostumato adomando ». « [S]e la tua venerea et iniusta voglia... ».

  F. 11v-12 : « Castigo allo suo theophilo refrenando suo insano aspecto ». « [S]e ragione gouernasse el tuo doctrinato intellecto... ».

  F. 12r-v : « Ad theophilo lamentandose dela infidelitate de Nuncia ». « [S]e la mia abruscita mente per qualche refrigorato bene... ».

  F. 12v-14v : « Vetata la donna et guardata da lo suo desiderato theophilo mal contente da suo marito scriue ». « [P]oi le stanche voglie et la grauosa et augmentata pena... ».

  F. 14v-15v : « Ad theophilo lo quale era andato in milicia et con gelosia prego una lictera da la donna ». « [S]forcçaria li perdute membre et le allentate forze... ».

  F. 15v-17v : « Ad theophilo littera de disperatione vedendose dallui abbandonata ». « [O] miserabile et amara mortale conditione... ».

  F. 17v-18v : « Interpetra uno dicto lo quale disse lo suo theophilo oçio e cio che a facto dio e bono ». « [L]a mia dubiosa mente in tanto uacillamento... ».

  F. 18v: « Dubio de amore a lo suo theophilo ». « [D]iscese in amore cinque linee... ».

  F. 18v-19 : « Litera de Serenissimo et clementissimo don Ferdinando Re de Sicilia pregandolo che li done marito ». « [C]he soccorso io spero clementissimo Signore... ».

  F. 19-20 : « Conforta lo Illustrissimo Alfonso Duca de Calabria a dovere seguire studie licterale como larme de Marte ». « [P]orria in tanto ampliare... ».

  F. 20-21v : « Reprende una lictera de uno caro amico del suo theophilo ». « [T]emeraria impresa et non de mei forcçe digna... ».

  F. 21v-22v : « A lo suo theophilo pregandolo non voglia quello che sia disfamatione dela donna ». « [P]oi che mei indigne mano sono tanto auenturate... ».

  F. 22v-23 : « A lo suo theophilo lo quale in Tonga lictera hauea laudata la dompna ». « [D]emonstri tacitamente quanto in alto de me porti concepto... ».

  F. 23-26 : « Lictera alo doctissimo Messere Jacobo Soliinea per la quale lo priega che voglia guarirla de sua acerba passione patendo asima de core ». « [S]e la iniusta et al nostro sexo iniqua natura... ».

  F. 26-27 : « Hauea sentito la donna che lo suo theophilo era auantatose de essa responde che e gram falsia ». « [P]oi de le mei innumerabile fatiche... ».

  F. 27-28 : « Per hauere un flore maiore affecto crescio alo theophilo per questo monstra per la presente grande passione de sua mente ». « [S]ella mia prompta penna non fosse a mei tanti nubilosi iorni consolatrice... ».

  F. 28-29 : « Lictera contro un libro intitulato de nuptie del suo theophilo ». « [V]orria in parte dei tuoi laude... ».

  F. 29-30 : « Theophilo a la sua donna scriue carco de timore et de uergogna non hauendo de suo amore monstrato alcun segnio ». « [S]e lo secreto tale de mia amorosa fiamma... ».

  F. 30-31 : « Scriue theophilo ales donna non hauendo resposta ales sopra scripta littera pregando resposta et pietate ». « [P]er obseruare ad amore omne liale fede... ».

  F. 31r-v : « Non hauendo resposta dubitaua lo theophilo de non hauere desdignata la donna impero la prega gratia et resposta ». « [M]isero et audace mio costume... ».

  F. 31v-32 « Dubitaua la donna che lo suo theophilo non fosse secreto o per qualche tempo non manifestasse lamore concesso impero scriue theophilo de sua fede ». « [S]e in quella parte doue amore... ».

  F. 32r-v : « Non possendo inducere la donna ad minima resposta prega lo theophilo una lettera breue per suo refrigerio ». « [S]e la mia male auenturata carta ».

  F. 32v-34« Piange theophilo de la perduta iouentute et fiore de la etate de la sua donna confortandola che sapia cognoscere lo tempo ». « [S]e lo imprudente et male accorto animo... ».

  F. 34r-v : « Seque la uelocita del tempo quanta e açço che la donna sapia ad non donare piu dilacione... ». « [O] miserabile et fragile vita... ».

  F. 34v-35v : « Scriue theophilo alo suo illustre Signore Federico laudando sua belleça sua fortuna et suoi bene de ingenio ». « [F]ora felice intra gente mortale... »

  F. 35v-36v : «Grande contenteçça de mente et quasi immensa voluptate ebbe theophilo audendo la sua donna con grande suauitate cantare doue scriue essere de maiore foco acceso ». « Se la mia prospera disauentura me haue... ».

  F. 36v-37v : « Scriue sua infinita passione haueno ja parlato con la donna et isso non possecte exprimere parola vessato in ira timore et amore ». « Quando oramay quando dolce anima mia... ».

  F. 37v-38 : « Per longa dilacione non possendo parlare a la donna scriue lo theophilo ». « Io intertancto affligo lo tempo... ».

  F. 38 : « Scriue ad parmenione suo amicissimo fratello compietandose de pene comune intra loro ». « Che puo il mio roçço et mal exercitato intellecto... ».